Speciale Halloween
- Irene Morselli
- 29 ott 2018
- Tempo di lettura: 17 min
Aggiornamento: 3 nov 2018
Oggi andrò a narrarvi quattro modi diversi come i nostri diavoli e angeli preferiti hanno passato l’halloween. Ovviamente questa è una festa che festeggiamo, sapete, la notte delle streghe, del diavolo, ecc, come potremmo ignorarla? Halloween poi non è solo una festa, è un vero e proprio stato d’animo!
Comunque partiamo subito con la nostra storia. Tra gli arcidiavoli, è ovviamente Dispater uno dei più eccitati per halloween, perché oltre a potersi inventare piatti a base di zucca e dall’aspetto orrorifico, ma squisiti, halloween è la notte, a suo dire, delle troie. Sì, so che non ve lo aspettavate. Lascio la parola a lui.
Dai, come potete non dirlo? Dai sedici anni in poi le ragazze ne approfittano per vestirsi come non farebbero nei giorni normali, abbiamo la gatta di strada, la sexy infermiera, la sexy poliziotta, la sexy strega, la sexy diavolo e perfino la sexy morte e la sexy becchino. Insomma è la mia notte preferita, si rimorchia facilmente, sono tutte a tette di fuori dicendo di essere mostruose, si chiudono i patti più impensabili E SOPRATTUTTO, posso girare trasformato in diavolo perché tutti pensano che io abbia fatto un costume fighissimo. Certo, non fico quanto quello dei miei colleghi, dato che di fatto non sono così diverso…Ma rimane fico. Quindi il mio piano per quella notte, oltre ad aver organizzato una festa nel mio girone per dopo l’una di notte, era di andare in una città casuale e rimorchiare e scopare come se non ci fosse un domani! Ma, stavolta avrei portato con me Belial, aveva davvero bisogno di rilassarsi con un bel po’ di sano sesso, e porco Satana, se non ci riuscissi io in questa missione, chi ci riuscirebbe? Dopo di che ovviamente, dato che a fare feste sulla Terra sono di fatto solo gli adolescenti, ci saremmo spostati nella sala comune di noi arcidiavoli a fare baldoria. Avevo già preparato qualcosa da mangiare velocemente, e stavo andando ad invitare gli arcangeli, sì, volevo anche loro a festeggiare qualcosa di serio una volta nella vita. “Ciao Pietro!” “Oddio…Ciao Dispater…Cerchi qualcosa?” “Gli arcangeli, posso entrare io o fai uscire loro?” “Senza permesso, assolutamente no.” “Mi devo sbattere te per avere un permesso?” “Sbattere? Oh santo cielo, no! Ti chiamo gli arcangeli ma fai il bravo!” “Perché papi, altrimenti che mi fai? Mi punisci? Sei fortunato, ho il mio frustino preferito con me!” Si attacca alle sbarre urlando “Michael!!”, dovete sapere che a me gli uomini anziani non attizzano per niente, mica sono milf o gilf, loro poveretti se gli si drizza una volta l’anno va bene! Però mi piace prendere in giro Pietro, anche per questo ho iniziato a frustare l’aria mentre lui pallido e sudato chiamava gli arcangeli. “Devo farmi mettere un bottone per chiamarli!” Gli arcangeli arrivarono solo dopo un po’ che mi divertivo a far schioccare la frusta. “Dispater, che cavolo combini?” Mi chiese Barachiel sorpreso. “Sto provando a capire se a quel porcone di Pietro da giovane piacevano le cose hard.” Gli arcangeli trattennero una risata prima di incitarmi a smettere. “Dicci Dispater, che succede?” “Stasera dopo le undici festa di Halloween nelle nostre sale comuni, venite?” “No, io passo, ciao belli!” Guardai sorpreso Gabriele. “Beh, perché?? Non puoi privarci di cotanta bellezza!” “Mi spiace, ma l’unico – Halloween – che approvo e festeggio è il 2 Novembre, festa dei morti! Che gran giornata, non devi sbatterti per andare in giro, mangi come un maiale ed i tuoi defunti ti portano perfino le caramelle se gli lasci qualcosa sul tavolo!” Non aveva tutti i torti in fondo, mi piace il modo di festeggiare degli italiani. “Voi altri venite? Ho l’alcol, il cibo, la compagnia e beh, l’inferno è il posto ideale per Halloween!” “E le donne??” “Jeudiel…” “Sì, le migliori, ovviamente. Magari qualcun altro si decide a tirarlo fuori dalle mutande, eh, Mickey??” Mi piace palpare Michael perché non immaginate di quanto ben di Dio priva le donne da secoli. “Ok ok, veniamo, ma smettila di toccare in giro!” Barachiel mi prese al polso spostandomi, ridacchiai ma mi interruppe prima che potessi dire qualcosa. “E non fare quella battuta!” “Ma…” “Non. Farla.” Che noia. Tornai all’inferno convincendo senza difficoltà gli altri, ad eccezione di Belzebù, che non aveva alcuna intenzione di fare festa, e di Levistus, che pur apprezzando Halloween, non sa festeggiarlo. L’anno scorso si è vestito da fantasma dell’opera! Che vergogna. Asmodeus non stava bene quindi evitai pure di andare da lui. “Ok Belial, inizia Halloween, andiamo!” “Andiamo? Non ho nessuna intenzione di venire, io devo andare a spaventare i peccatori.” “Oh ma dai!! È Halloween! Possiamo andare fuori con le nostre vesti demoniache!” “Ed è quello che farò, da solo.” “Andiamo in Spagna!!” Si girò verso di me con aria interessata. “Barcellona?” “Sì!” “Perché?” “Perché in Spagna spaccate i culi in quanto a feste, wuhuu!” “Ok, mi hai convinto.” Andammo in Spagna e scelsi una festa che sembrava pazzesca oltre che di ragazzi di almeno 18 anni. E come previsto, signori e signore, le troie! Belial era visibilmente nel posto sbagliato per lui, ma si era messo da parte a bere qualcosa che gli era stato passato, pensai a tutto io. C’era questa ragazza di diciannove anni vestita da sexy suora, cioè dai era perfetta! Alta, sexy, abbronzata come Belial, e sapeva davvero il fatto suo su come rimorchiare. Infatti, sedusse Belial in un attimo portandoselo in uno stanzino. Sono o non sono un grande?
Il secondo modo di festeggiare Halloween ve lo faccio raccontare da Lilith.
Io sono sempre gasata ad Halloween, posso uscire come la furia che sono, senza scegliere un abito quindi e perdere il mio prezioso tempo dietro alla moda. Il 31 ottobre usciamo sempre io, Apollyon e Seirim, andiamo dalle nuove streghe a fare loro paura perché non credono mai di evocare davvero qualcuno, andiamo a rispondere a coloro che giocano con le tavole sbagliate ed andiamo dalle false cartomanti e medium a far credere loro di avere fantastici poteri. È divertentissimo, è come tornare bambini, ed io non sono mai stata bambina! “Ragazzi, invitiamo anche Asmodeus.” “Che?” “Perché?” “Perché ho voglia di passare una buona nottata in tutti i sensi ed ogni tanto fa bene farsi Asmodeus!” Apollyon e Seirim non approvano mai se cerco di far fare loro nuovi amici! Apollyon perché è geloso, ma sono cazzi suoi, e Seirim perché vorrebbe Dispater, ma a me Dispater non piace. “Ti aspettiamo qui.” Andai nel girone di Asmodeus, irritata già dal fatto che non mi avesse accolto come solito aprendomi il portone e portandomi in braccio fino alla camera da letto! Sì, mi piace essere presa in braccio, mi fa sentire la persona divina che sono! Invece mi aprì uno dei suoi stupidi assistenti sempre terrorizzati alla mia vista! “Dov’è Asmodeus?!” “A letto…” “Con chi!?” “Da solo!” “Sarà meglio, anche perché pure quando non lo avverto deve sapere che ho intenzione di venire da lui.” Entrai in camera sua trovandolo con la testa dentro una catinella, a metà tra il letto ed il pavimento. “Che cazzo di schifo stai facendo, Deus?!” “Sto malissimo…” “Chi se ne frega! Ciao, dimmi qualcosa quando starai bene!” Scappai dalla sua stanza. “No…Non andare via…Sto male…Voglio le coccole…E qualcuno che scriva il mio testamento!” Patetico, solo lui fa così quando sta male? Beh, abbia inizio la festa! Proverò a sedurre di nuovo Levistus a fine serata, oppure provo Sealtiel! Sìì! Mi piace quell’angelone austriaco! Nella ricerca di cose particolari, ci mettemmo a camminare per le strade di Londra, ad Halloween è speciale quella città. “Conquistare Dispater per passarci la notte non può essere così difficile, Seirim, scommetto che è facile come rubare le caramelle ad un bambino!” “Non è sempre così facile rubare le caramelle ad un bambino, Lilith!” Oh Apollyon a volte mi sorprende, per questo gli dimostrai quanto era facile. Afferrai il sacchetto di un bambino che si mise a piangere gridandomi di ridargli le caramelle. “Sparisci moccioso se non vuoi che ti faccia scoprire cos’è l’inferno!” Scappò via senza ribattere oltre, io adoro i bambini ragionevoli. Mangiai una caramella sputandola subito. “Wow ma è disgustosa!” Seirim ed Apollyon ne presero una a testa sputandola anche loro. “Sono andate a male! Il tipo che abita lì deve aver giocato un brutto tiro ai bambini!” “Bastardo! Nessuno mi da caramelle andate a male!” “Tecnicamente le hai rubate.” “Quindi è come se me le avesse date a me! Andiamo a fargli pentire di essere nato.” Andammo a bussare a casa sua ed appena ci aprì gli feci esplodere ogni cosa che aveva in quel cazzo di ingresso. “Voglio le caramelle, stronzo, e le voglio sane!” “Già che ci siamo, prendiamo pure la tua anima!” “E quella del tuo sexy figlio adolescente!” “Seirim!” “Oh insomma, tutti ottenete qualcosa tranne io??” Fu un Halloween pazzesco.
Il terzo modo è quello tradizionale che conoscete tutti. Questo ve lo lascio raccontare da Belfagor.
Wow, ormai sono una star, ci sono in ogni storia! Comunque io faccio sempre una festa per i piccoli ma quest’anno non sembrava essere abbastanza. Erano tutti tristi, avviliti, ed a me dispiaceva sinceramente perché non capivo cosa mancasse loro. Avevo pure fatto per ognuno un costume diverso! “Bambini, cosa c’è che non va??” “Tato è tutto bello, tutto divertente…Ma io non ho mai fatto un dolcetto o scherzetto!” “Sì, nemmeno io!!” “A me manca tanto farli!” Poveri i miei piccoli mostrini. In quel momento sì che mi sentivo un incapace! Solo che materialmente all’inferno nessuno tiene le caramelle per i bambini, quindi non potevo certo andare negli altri gironi, che tra l’altro erano vuoti, a fare gli scherzetti! Ma in realtà mi venne subito in mente che c’erano dei posti in cui avrei potuto trovare qualcosa. “Ok bambini, andiamo a fare dolcetto o scherzetto!” Andammo nel girone di Dispater con molta cautela, volevo evitare ogni possibile visione o contatto con i dannati di quel posto, presi le vie più nascoste e strette per arrivare sul retro del palazzo di Dispater. Guardai dentro ogni stanza prima di far entrare i piccoli e li guidai fino alla cucina. Ero assolutamente certo che Dispater in quei giorni avesse cucinato dei dolci. È un grande cuoco, ma soprattutto un grande pasticciere, e come ama fare i dolci non ama nessun altro piatto. Solo che poi si sente in colpa e non li mangia. Quindi doveva averne qualcuno da parte. La cucina era vuota, scrissi un bigliettino per Dispater, così per farlo sentire sicuro di non averli mangiati tutti lui dopo una sbronza ecco. “Dai bimbi, dentro, prendete massimo quattro dolci!” Appena uscirono con la refurtiva, sentimmo una voce femminile, sospetto una delle assistenti di Dispater, gridare un “Ehi, cosa state facendo!?” “Via, via, scappiamo!” I bambini lanciarono quegli adorabili gridolini di gioia correndomi davanti ed uscendo dal palazzo, per fortuna non ci ha seguito la ragazza. Deve aver letto il biglietto con scritto: I piccoli del limbo ti hanno giocato uno scherzetto! Andammo poi in purgatorio nella zona di zia Morte ed Azrael. Sicuramente in quel periodo si era già rifornito delle caramelle da dare alle anime che andavano dalle loro famiglie nel Giorno dei Morti, quindi forse ne avrebbe avuta qualcuna anche per i piccoli del limbo. “Azrael, dolcetto o scherzetto??” Lui ci guardò allibito poi sospetto che quello sul suo volto fosse un sorriso e ci diede un intero sacco di caramelle. “Via buoni, mettetevi in fila, ve ne metto un po’ io per ogni sacchetto!” “Abbiamo i lavori più difficili io e te.” “Eh già, ma hai visto quanti bambini travestiti da morte? Non sei onorato??” “Avevi finito le idee?” Mi conosce meglio di quanto immaginassi. Infine, andammo fino in Paradiso. I bambini corsero da Pietro circondandolo, lui rise sorpreso. “Dolcetto o scherzetto??” “Oh! Ma che sorpresa! E che paura, siete spaventosissimi!” “No io sono bella!” “Anche io!” “Siete spaventosamente belle!” Guardai i bambini esultare contenti mentre Pietro faceva apparire caramelle. Gli angeli sono ottimi per andare a fare dolcetto o scherzetto, con i loro poteri possono creare ogni cosa quindi avranno sempre le caramelle! “Ringraziate Pietro e andiamo a casa a vedere il bottino!” I bambini ringraziarono in coro, sono proprio un bravo tato, educatore, ho detto educatore!
L’ultimo modo è quello che tutti odiano per passare i giorni di festa, ovvero quando sei malato e tutti si divertono tranne te.
Ero distrutto! Avevo lo stomaco sotto sopra, vomitavo, sentivo freddo, ero spettinato! Io! Spettinato! E pallido da far schifo! Mi avevano abbandonato tutti! Ma a mia grande sorpresa mi trovai in camera sia Belzebù che Levistus. “Vuoi che ti suoni un requiem, Asmodeus?” “Merda, penso che sia indicato per come mi sento.” Si mise davvero al piano a suonare un requiem in D minore di Mozart. Bastardo. Belzebù rise mettendomi un termometro elettronico nell’orecchio. “Beh, 38 e mezzo, pensavo peggio.” “38.5?! Oh, allora il requiem è più che necessario!” “Levi!” Rise Belzebù insieme a Levistus. “Bastardi, io muoio e voi ve la ridete.” “Ma basta una suppostina, Deus, fidati di me, ai miei figli, da quando ci sono le medicine, gliela do sempre in casi estremi e guariscono in un attimo.” “No, la supposta, no! Ho preso una pastiglia!” “Ma quelle sono false! Non ti guariscono, solo nell’immediato!” “Ma almeno sarei potuto andare a far festa con gli altri! Perché è per questo che non sono qui a sentire le mie ultime volontà, vero?” “Già, sottovalutano la gravità della tua influenza.” “Io li perdono per essere stupidi! Ma Mickey, dov’è Mickey?” “Tra un po’ sarà alla festa di Dispater.” “Anche lui mi ha abbandonato tra gli atroci conati!” “Via, ci siamo noi!” “L’infermiere e il musicista funebre? Che bello…Ma almeno fai un requiem più bello, che ne so, il requiem for a dream, è musica classica, no?” “Farò finta di non aver sentito. Goditi Mozart e muori in silenzio!” “Ma se devo morire posso scegliere almeno la musica?” “Va bene, che ti devo suonare?” “Hai presente Pirati dei caraibi che fa tan tan taratan tan!” Levistus mi guardò male per poi prendere il violino e mettersi a suonare la mia colonna sonora preferita. Sì, Disney, evvai! Poi dalla bravura di Levistus, solo lui può far sembrare fico pirati dei caraibi solo con il violino! Belzebù invece decise di aggredire il mio mobile bar. “Siete qui per farmi compagnia o per saccheggiare il palazzo?” Risero entrambi, tanto nei giorni successivi hanno avuto l’influenza anche loro. Spero che l’attacchino a tutti, così imparano a non essere venuti a trovarmi! Dopo la festa però Michael ha fatto un salto. Ah già, la festa, ma di quella ve ne parleremo un’altra volta!
Tipo ora!
Era mezzanotte passata quando arrivammo nella stanza di noi arcidiavoli, Belial ci aveva messo davvero un sacco di tempo e non potete capire quanta voglia di sesso avessi dopo aver atteso così tanto riuscendo ad ottenere una pomiciata con relativo pentimento della ragazza perché lei – non era quel genere di donna -. A me sta bene, ma non è che prima limoniamo e poi te la svigni, c’è un girone anche per te qui, ingannatrice! Mi ero totalmente dimenticato di aver organizzato una festa e dopo che Blanche mi aveva detto che i bambini del limbo mi avevano fottuto le torte, chi ci pensava più! Per fortuna si è ricordato Belial, almeno non ho fatto la figura che feci per Pasqua… Erano già arrivati tutti quelli che avevo invitato, in pratica tutti quanti tranne Troni, Furie e quelli che erano assenti per motivi loro. “Dispater, ma dov’è Asmodeus?” “Ah, ha la febbre, Michael.” “Ma come e non mi ha detto nulla?” “Oh non penso che se tu fossi andato a fargli da crocerossina sarebbe cambiato qualcosa!” “No, ma potevo portargli un rimedio di Raphael.” “Sì se mi informavate a quest’ora starebbe un po’ meglio per lo meno.” “Va beh, ma ogni tanto gli fa bene stare a dormire.” Ci guardammo senza avere davvero idea di cosa fare, ognuno aveva idee diverse sulle feste. Andai a prendere gli alcolici a quel punto, sono necessari in situazioni del genere. “Ho alcolici di ogni tipo, vino, birra, vodka, liquori generici, assenzio! Garetta alcolica?” “Oh, io ci sto!” Quel giorno ho scoperto che Barachiel beve molto di più di quanto potessi immaginare. “Anche io!” E Raphael mi ha sorpreso. Belial non beve quindi si è messo a chiacchierare con Belfagor e Jeudiel, sì c’era anche Belfagor alla festa, è arrivato dopo aver messo a dormire i piccoli, insomma, il gruppo dei bambini e noi grandi che giocavamo. Barachiel conosce davvero tantissimi giochini alcolici, c’era questo ad esempio dove dovevi dire una serie di cose accompagnate ogni volta da un gesto in più, quando sbagliavi, bevevi. Ma abbiamo smesso praticamente subito perché tra Swamy che barava mettendo il tè nel bicchiere invece che la birra e Barachiel che si lamentava perché “La birra è come un succo di frutta”, era un gioco senza scopo. “Usiamo la vodka, o il fuoco di Russia, allora sì che inizierete a sbagliare!” “Macchè vodka o fuoco di Russia!” Esclamò all’improvviso Raphael per poi tirare fuori dalla sua borsa una bottiglia quadrata. “Questo, ragazzi, è un colpo al cuore. Assenzio francese, il più alcolico di tutta la Francia.” Jacques Senaux Black, figata, io non lo conoscevo. Barachiel lo prese in mano leggendo l’etichetta. “Più di 88 gradi alcolici, ecco, questo sì che mi stuzzica!” “Mangiate qualcosa prima di berlo e non toccatelo se per voi la birra è il massimo.” Michael, Swamy e Sealtiel si ritirarono subito, a mia sorpresa Mammon rimase in gara. “Mangiare qualcosa, quello sì che è da finocchiette.” Non dissi nulla a Barachiel solo perché ero troppo concentrato all’idea di bere qualcosa di così forte, porca puttana, mi sono perso una occasione d’oro! “Dispater, non sorseggiarlo! Si beve come fosse un cicchetto, colpo sul tavolo e dritto in gola!” Io…Ho ricordi confusi del resto della nottata…
Finalmente parlo io. - Perché Seirim, c’eri anche tu? – Lilith si era stufata, diceva che quello era un Halloween davvero noioso da passare fuori e con Apollyon andarono probabilmente a letto, e non necessariamente separati. Io sentii invece il vociare ed il ridere presso la ripa scoscesa, così sono venuto alla festa. Trovai Swamy a corteggiare Michael, Belfagor che stava andando via perché era troppo tardi, Jeudiel che parlava con Belial e Sealtiel, Raphael e Mammon che giocavano a birra pong contro Dispater e Barachiel. Una festa adolescenziale in pratica ed ovviamente mi avvicinai a ciò che mi ispirava di più. “Ehi.” “Eeeehi Seirim! Cosa cazzo hai addosso oggi? Sono due maiali che trombano quelli?” Dispater rise come un isterico mentre rovesciava un bicchierino di qualcosa che sembrava pesante. “Sì, ti andrebbe di imitarli?” “Beh una tipa mi ha dato il due di picche oggi, a me, Dispater! Forse sono ingrassato…” “Che cavolo di ossessione hai con il peso??” Chiese Barachiel al suo fianco allibito. “Tu mi trovi fico?” “Io ti trovo fico.” “Grazie Seirim anche tu sei in formissima oggi. Cioè io non me lo faccio solo perché sono un dominatore e non ne ho mezza di lottare per la supremazia nel sesso, capisci, Barry?” “Non mi interessa.” “Dovrebbe, magari a te piacerebbe!” - Vedi quel livido che hai sulla fronte da una settimana, Dispo? Te l’ha fatto Barachiel sbattendoti la testa contro al tavolo da ping pong. – - Quel bastardo! Ecco cosa cazzo è successo! – - Gli hai suggerito di fare sesso con me e si è offeso, cos’ho che non va? Di solito piaccio. – - Barachiel è un tipo strano. – “Ragazzi, ho avuto una idea illuminante!” “Sbattendo la testa contro al tavolo da ping pong?” Esclamò Michael con aria incredula. - Ero talmente rincoglionito che perfino Michael si è preso gioco di me?! – - Eri così carino con il rossore alcolico sul volto! – “Il gioco della bottiglia!” “Io approvo!” Esclamai contemporaneamente alla Contessa. “Scherzate, siamo prevalentemente solo maschi…Chi dovrebbe baciare chi?” Barachiel era un fascio di nervi, un angelo davvero strano ma ho capito subito che era un rivale pericoloso. - Rivale? Ehi delle persone sono rivali quando uno dei due è fidanzato, qui nessuno è fidanzato! – - Stai zitto oggetto del desiderio, agli uomini piace combattere. – - Cos… - “No, infatti, bocciato.” “Usiamo una tavola ouija!” “Ma se siamo tutti qui, chi dovremmo evocare?” “Ah che cosa stupida…Obbligo o verità?” Propose la Contessa. È geniale quella donna e sa come prendersi ciò che vuole, non pensavo che avrei mai visto Michael dare tanti limoni come negli obblighi di quella notte. Ci sedemmo in cerchio mettendo comunque una bottiglia in mezzo. Chi veniva puntato dalla bottiglia doveva fare l’obbligo o la verità, chi era indicato dal fondo della bottiglia gli faceva la domanda o gli dava l’obbligo, penso che tutti conosciate il gioco, no? Io mi ero messo in modo strategico da poter colpire sia Dispater che Barachiel, la Contessa era al mio fianco, penso che puntasse Michael, anzi, ne sono certo. La prima domanda toccò a Michael. “Mike, obbligo o verità?” “Verità.” “Hai mai mentito sulle tue misure?” Michael guardò allibito Sealtiel che già se la rideva, arrossì tutto, è bellissimo giocare ad obbligo o verità con Michael, fatelo! “Sì…” “Oh, ma dai Mickey! Non ne hai bisogno!” Esclamò Dispater ridendo come un coglione ancora attaccato a quell’assenzio. “Ma come fai a saperlo tu?!” Gli chiese Barachiel visibilmente sconvolto. “Io so tutto!” “Voglio saperlo anche io!” Sbottò Swamy guardandoli male. Inutile dirvi che Michael stava sprofondando nella vergogna. La seconda toccò a Barachiel. “Obbligo o verità?” “Verità?” “Ti sei mai masturbato pensando ad uno dei presenti?” - Oh, mio Dio chi cazzo gli ha fatto questa domanda? Perché non mi ricordo, doveva essere epica la sua faccia! – - Gliel’ha fatta Belial. – - Belial?! Belial giocava?! – - Sì, si credeva furbo a scegliere obbligo e si è trovato in mutande. – - Dobbiamo rifarlo, io voglio ricordarmi! – “Sì.” - Va beh c’era una donna con noi, così era facile rispondere! – - Penso che nessuno abbia pensato a Swamy. – La terza toccò di nuovo a Michael, che si credette furbo a scegliere obbligo stavolta. Toccava a me dargli l’obbligo e lo obbligai a scopare con il pavimento. “Che?!” “Oh via, il tuo voto di castità non riguarderà anche i pavimenti!” Esclamò Dispater. “Senza maglia!” Disse agitando le braccia come una bambina emozionata la Contessa. “Ma questo non è stato detto da Seirim!” “Sì giusto va bene senza maglia.” “No va beh, io mi ritiro.” “Allora c’è la penitenza, puoi scegliere se scolarti l’assenzio di Raphael o baciare con la lingua uno dei maschi presenti!” Swamy approvò solo perché era un valido modo per tenerlo in gioco. Michael si alzò scopando con il pavimento! Fu divertentissimo. Dato che era previsto che esclamasse qualcosa, sentirlo come in un film porno americano fu meraviglioso. “Oh yes, yes, harder! Oh yes, fuck, fuck I’m cumming!” - Oh, questo me lo ricordo! – - Jeudiel ci ha fatto il video con il cellulare, ed anche la Contessa. – - No! Ho qualcosa da chiedere di rivedere! – Fu davvero divertente perché nessuno si rifiutò né di rispondere alle verità, né di eseguire gli obblighi, a parte Belial che preferì ritirarsi con una penitenza piuttosto che continuare a giocare, ma solo perché aveva sonno. A proposito, sapevate che Belial è stato sgamato a letto con una serva proprio durante la sua prima volta, dal prete della sua chiesa che era andato a benedire casa?! Oh, o che Sealtiel farebbe una cosa a tre con Lilith e Swamy? Cioè io gliel’ho detto che ha proprio voglia di morire, ma mi ha risposto che ognuno ha le sue fantasie. “Dovresti scegliere un uomo, è più facile che Lilith ci stia così.” - Ha scelto me, ma ha detto che con un uomo non lo farà mai. Io in ogni caso lo propongo a Lilith, mi piace Sealtiel. – Oh, e abbiamo scoperto che a Dispater la cosa più strana che lo eccita sono i piercing sul pene ma non avrebbe mai il coraggio di farsene uno. - Non è che non ho il coraggio, è che è osceno, ero ubriaco, cosa vuoi che dicessi di sensato?! Ti sembra una cosa strana?! – “I piercing sul pene? Io ce l’ho.” “Davvero?! Posso vederlo?!” - Hai un piercing sul pene?! – - Ovvio. Più eccitazione per entrambi! – - E l’ho visto?! – - No, gli altri mi hanno fermato. – - Merda sembrava una serata fottutamente divertente, io mi ricordo solo “Albatroz” che mi martellava nelle orecchie, la nausea e le risate. – Nonostante questo Dispater, alle 3 di notte, cioè, erano ancora tutti svegli perché ci stavamo davvero divertendo, ha deciso di rovinare tutto. La Contessa doveva dare un obbligo a Barachiel e decise che avrebbe dovuto ballare un tango con me. “Ma come faccio a ballare un tango con lui? Non lo so nemmeno ballare e siamo due uomini!” “Beh decidete chi dei due è la donna e ballate!” Rise Raphael recuperando la bottiglia vuota di assenzio di fianco a Dispater. Barachiel mi odiava, penso mi odi ancora in realtà, ma avevamo avuto poco tempo per dirci quel che pensavamo, da quanto ho scoperto, comunque, Dispater mi usa come scusa quando è arrabbiato con Barachiel, per farlo incazzare. Devo ancora ben capire cosa cazzo ci sia tra loro. - Niente, è stato solo un lungo periodo di scopate! – - Se. – Ci siamo messi a ballare il tango, ed eravamo davvero bravi! Dispater si alzò di scatto rosso in volto. “E quello lo chiamate tango? Questo è un tango!” Non ho la minima idea di cosa volesse fare perché si mise in centro al cerchio e letteralmente crollò al suolo. Di faccia! “Come prevedevo…Lo accompagno a casa, tanto gli verrà da vomitare.” Disse Raphael prendendo la sua borsa e sbadigliando. “No lascia, ci penso io.” Sollevai Dispater su una spalla, lui mugugnò qualcosa di incomprensibile fino a che non disse qualcosa che capii molto bene. “Voglio che tu sia il mio paparino.” - Non posso averlo detto. – - Oh sì invece. – - Stavo pensando ad altro! Non possiamo aver fatto qualcosa! – - Purtroppo, si è messo in mezzo Barachiel, altrimenti mio caro, saresti stato più che consenziente. Devi ascoltare il te ubriaco. – “Vengo con voi!” “Perché? A che servi tu?” “Ho un potere che rilassa, è utile con i conati!” Purtroppo Raphael confermò e ce lo dovemmo portare dietro. Gli altri penso che andarono tutti a letto, a parte Michael che andò da Asmodeus per vedere se stesse ancora facendo un dramma o se stava dormendo, immagino. Barachiel era serissimo ed io ero altamente scocciato. “Non vi lascerò mai da soli, mai!” “Sì, ho capito che sei un rompicazzo sessualmente incerto.” “Io non sono sessualmente incerto!” “Non dichiarato, stessa roba. Credi che me lo sbatterei così, mezzo incosciente?” “Dal modo in cui parli penso che faresti di peggio, cafone.” “Uh sono ferito nel profondo con queste tue parole dure.” “E fai bene! Non mi piaci dal primo giorno in cui ho sentito il tuo nome!” “Che carino, io prima di stasera non ti avevo nemmeno mai sentito nominare. Tu invece pensi a me! Diabetico.” “Stalin era più simpatico di te!” “Davvero Dispater preferisce TE a ME?! Davvero?!” “Fattene una ragione.” Barachiel portò Dispater in camera, lo aiutò mentre vomitava e lo mise a letto quando fu sicuro che gli fossero passati i conati. “Per un po’ di alcol, ti rendi conto?” “È proprio un francesino!” Rimanemmo lì, in silenzio, a controllare che Dispater dormisse. “A quest’ora sfornano i krafen a Berlino, ti va? Così litighiamo un altro po’.” “Beh…Ma sì, tanto a quest’ora chi dorme più.”

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