Quando un angelo ama
- Irene Morselli
- 16 set 2018
- Tempo di lettura: 9 min

Sapete quando ti fai una sana scopata, di quelle proprio fatte bene e sei davvero soddisfatto ed appagato…E la tipa nel letto, o il tipo, non cambia, dice una di quelle cose che fa scemare tutto ciò che è stato appena fatto? Cose tipo: “ti amo!” “Mi vuoi sposare?” “Voglio dei figli con te!” Nel mio caso queste sono tutte storie da incubo, ma ci aggiungo anche: “Facciamolo ancora, ancora e…” scusate, ho ancora il trauma, e “Ma Dispater, tu ti sei mai innamorato di qualcuno?” Ho cacciato subito malamente la tipa dal mio letto. Prima di tutto, nessuno può farmi domande personali. Secondo non puoi farmele dopo che abbiamo scopato! Io innamorato…Sciocchezze da ragazzini sentimentali. Perché ci sto pensando? Certo, la prima ragazza con cui sono stato era importante per me, ma era più affetto che amore. Amore. Io. Amare! Io! Anche se…mi è venuta spontaneamente una persona in mente appena ho sentito questa parola. E più me la ripeto in testa e più la vedo. Penso che raccontare ora questa storia possa chiarire a me stesso se è vero ciò che associo, quel nome, quel sentimento tanto ripugnante, saranno davvero legati?
Quando un angelo ama
Allora, da un terribile giorno passato con gli orrendi marmocchi di Belfagor avevo deciso di non andare mai più in quel girone infernale. Purtroppo per me mi ero scordato i miei fumetti d’autore proprio lì da lui e se non facevo in tempo, sicuramente me li avrebbe buttati. Quando arrivai nel limbo i piccoli stavano facendo una strana lezione di ginnastica, penso, saltellando su trampolini, arrampicandosi su quei bagagli ad asticelle, correndo intorno. Insieme a loro però, a mia sorpresa, non c’era Belfagor, ma un angelo. Un angelo che non riconobbi subito, perché non ci eravamo mai incontrati, se non mentre era insieme agli altri arcangeli e non faccio mai molto caso agli arcangeli. Ce ne fosse uno, ma dico uno, che mi piace! Vi spiego subito: il mio genere ideale di uomo, pur non essendo il tipo da legarsi sentimentalmente ad un maschio per motivazioni personali da cui vi tengo fuori, altrimenti mi prenderò la vostra anima e vi castigherò davvero per l’eternità, è il genere Belial. Pelle dorata, occhi e capelli scuri, viso da tamarro bastardo, quella barbetta bella e curata nei minimi dettagli, eleganza casual che da ancora più l’idea dello spagnolo in stile Don Rodrigo dei Promessi Sposi. Sì, ho letto quel libro perché speravo ci fosse una scena di sesso, invece ho trovato solo un sacco di castità. Quindi tra gli arcangeli, al di fuori di Uriel e Gabriele, che sono comunque mori ed Uriel ha perfino la pelle dorata, non c’è nessuno che mi possa davvero stuzzicare fantasie. Sono tutti biondi, ed il biondo spesso dà l’aria infantile o super buona. Questa storia che i biondi sono cattivi infatti, devo averla messa io in giro per il mondo. Quindi in teoria quell'arcangelo non avrebbe dovuto farmi assolutamente alcun effetto. Era accovacciato ad ascoltare una bambina che continuava a dirgli che gli avrebbe insegnato a fare la foca, era tutta sdraiata ma si teneva sollevata con le braccia e diceva: “Ecco, ecco, questa è la foca!” “Fantastico!” Le rispose lui. Sì, lui, gli arcangeli sono tutti maschi, che ho detto fin’ora? State un po’ attenti porca puttana Eva! Quella era la voce più bella che avessi mai sentito. Ve lo assicuro, è assurdo definire una bellezza con una voce, ma era profonda, bassa e dolce allo stesso tempo. Aveva questo leggero accento russo che non dava durezza, ma da come parlava lui sembrava quasi come quello francese, melodico. Lo osservai meglio, guardai quei capelli talmente lunghi da toccare terra mentre era accovacciato, così chiari da sembrare quasi bianchi, anche la pelle era molto chiara, gli occhi due specchi. Contrapposto a questo c’era il suo aspetto. Era esattamente ciò che ti aspetti da un uomo russo. Aveva la mascella un po’ squadrata, rigida, il corpo autoritario. Era grosso insomma. Ma aveva un sacco di controsensi appunto, l’abbigliamento era comodo ma non da straccione o da soldato, le mani erano curate, le dita lunghe e affusolate come quelle di un pianista, ma vi assicuro che non suonava proprio niente. Ammetto che in quel momento mi sembrò bellissimo e quando si girò verso di me il suo sguardo catturò tutta la mia attenzione. Ma lui si alzò di scatto, come se lo avessero colto di sorpresa in qualcosa che non si doveva scoprire. “Belfagor, c’è Dispater.” Belfagor uscì dal suo palazzo con una scatola tra le mani, sospettai subito fossero i miei fumetti. Ma a quanto pareva l’arcangelo sapeva il mio nome, a differenza mia che…beh, mi ricordo il nome giusto di tre arcangeli. L’arcangelo si allontanò andando da dei bambini distanti da noi. “Ecco tieni le tue schifezze.” “Ma va, sono chiaramente stati sfogliati, sei un piccolo maiale eh?” “Ma cosa dici?!” “Hai ragione, come potresti tu che passi tutto il tuo tempo con i bambini? Non sarai mica un pedofilo, eh. Lo sai come li punisco loro. E sono i peggiori.” “Ma cosa stai dicendo? Perché sei sempre così…” “Stronzo? Non lo so, sono cresciuto con le suore, sarà stata colpa loro. Scusa, lo prendo dopo.” Gli ridiedi la scatola tra le braccia andando verso quel gruppo di bambini. Dovevo capire, se l’arcangelo non avesse reagito così, dubito altamente che gli avrei dato davvero peso. In quel momento stringeva tra le braccia un bambino che aveva le lacrime agli occhi. “Zio Barry, mi prometti che quando rinascerò, lo farò in un posto tranquillo? Senza la guerra.” Lui sorrise dolce accarezzandogli la testa. I bambini che stanno nel limbo a causa della guerra sono quelli che mi angosciano di più. Cioè io li capisco, sono nato nel 1786 in Francia, proprio a Parigi poi, se sapete un po’ di storia non mi chiederete nemmeno perché mi sento così affine a loro. “Lo spero tanto, cucciolo. Posso solo dirti di essere sempre coraggioso come lo sei stato fin’ora, eh?” Il piccoletto si asciugò gli occhi dicendo un sì deciso. L’arcangelo si girò, forse si sentiva osservato, lo sapete che quando uno fissa incessantemente qualcuno, l’altro è spinto a girarsi? Mi guardò sorpreso, come se non dovessi essere più lì. “Barry? Sta per?” Si guardò attorno come per vedere se qualcuno lo chiamava. Voleva scappare. Da me! Due erano le possibilità, era un invasato puritano, che nemmeno Michael con il suo voto di castità cerca di evitarmi a tal modo, o mi conosceva molto bene perché era interessato. E questa cosa la si può sfruttare al massimo, capitano meno spesso di quanto possiate immaginare uomini come lui nel mio letto. “Barachiel.” Mi rispose finalmente, tenendosi stretto quel bambino come se potesse fermarmi, un po’ come quando Belial cerca di tenermi lontano con il suo crocifisso. “Ah Barachiel! Non ho assolutamente presente cosa tu faccia tra gli arcangeli.” “Non mi sorprende.” La sua voce era più dura di prima, come se lo avessi offeso in qualche modo. “Allora, cosa ti mette tanto a disagio nella mia presenza?” Lui sussultò lasciando andare il bambino, si vede che ritenne che il discorso stesse già diventando troppo inappropriato per il piccoletto. “Il mio ruolo, la mia fama, il mio magnifico aspetto e la mia fantastica voce?” Non mi rispose. Letteralmente, rimase lì fermo a fissarmi senza nemmeno provare a dire qualcosa. “Ho capito.” Mi avvicinai a lui, io sono un figlio di puttana, e sospetto sia così davvero perché mi hanno mollato davanti ad una abbazia appena nato, quindi so benissimo come infastidire le persone. Lui si guardò attorno…Arretrando. Era tutto chiaro. “Quindi, quante persone lo sanno?” “Cosa?” “Il fatto che tu sia gay fino al midollo.” “Non sono gay.” “Ed io non sono il pervertito a capo dei lussuriosi. Per favore, vuoi provare ad ingannare proprio me?” “Non sono gay.” Lo afferrai al colletto baciandolo senza esitazione, uomini, se volete qualcuno prendete l’iniziativa, è così che si fa, beh vale anche per le donne questo discorso. Lui di fatto fece una leggera opposizione, per poi assecondarmi, per poi spingermi via tirandomi un pugno in faccia. Penso che sia stato quello a darmi la giusta dose di eccitazione. “Ok, ok, non vuoi farti scoprire, facciamo che ne riparliamo stasera nel mio girone, eh?” Se ne andò senza rispondermi, ma sapevo già che sarebbe venuto. Oh beh, sì, in tutti i sensi. Mi ero perfino fatto risistemare la camera, i nuovi amanti si accolgono in grande stile. Ci tenevo in realtà ad esplorare quel mondo, non ho mai avuto un amante arcangelo e non pensavo sarebbe mai successo, se non con l’entrata di qualche nuovo arcangelo donna. Ero sdraiato sul letto in fremente attesa quando di fatto, Barachiel arrivò davvero. “Ehi, sono curioso, che scusa hai usato per essere qui.” “Ho detto che uscivo.” “Sai, non mi piace che la gente mi tiri pugni in faccia.” Mi avvicinai a lui, era così rigido e serio, impassibile ora. “Preferisco un altro genere di violenza erotica.” “Io no. Dispater, non so cosa tu ti sia messo in testa ma…” “Io non sono gay, non mi piacciono gli uomini, ho avuto relazioni con delle donne, ti sembro forse gay? Dai guardami. Sì sì e sì, tutte stronzate che ho già sentito e risentito. Quello che non capisco è perché abbiate tutti così paura di dichiararvi, va anche di moda ormai con tutte le star che ci tengono a dirlo pubblicamente!” Barachiel mi fissò serio, poi il suo sguardo vacillò e si sedette sul letto mettendo la testa tra le mani. “Te l’ho detto che su queste cose non posso essere ingannato. E nemmeno sul fatto che hai chiaramente un debole per me.” Lui alzò la testa di scatto e io mi beai di nuovo di quelle labbra sottili. Fu davvero facile, mi chiedo da quanto tempo lo immaginasse, mi mise le braccia al collo e…Beh io starei a descrivere ma diventerebbe tutto troppo volgare e soprattutto vietato ai minori ed ai maggiori, sì, è meglio non lasciarmi raccontare, censurerebbero perfino un porno se lo girassi io. Io temo che voi riteniate che questa relazione fosse importante per me, ma non è così. Già ero scocciato del fatto che fosse interessato a me e non fosse venuto di sua spontanea volontà, insomma, si sa che sono aperto a tutto. Comunque sono solo coincidenze che quel periodo fu lungo e non ebbi nessun altro amante. Di fatto facevamo solo un sacco di sesso e sempre nelle mie stanze. Io odio le persone che non si dichiarano a quelli che, in teoria, sono i loro migliori amici, quindi anche il fatto che fosse un segreto, ed io odio i segreti di questo genere perché non posso vantarmi delle mie prestazioni sessuali, mi irritava da morire. Poi di fatto discutevamo sempre, soprattutto a fine sesso. Aveva questa dannata attitudine di mettersi a pensare chissà a quale idea merdosa seduto nel letto, fissando il nulla. Io odio ogni genere di tocco non sessuale, essere accarezzato, abbracciato, non è proprio nelle mie corde. Questo a Barachiel non andava bene, ma non va bene a chi non vuole solo sesso, e a me bastava invece quello…E non nego fosse fantastico, anche se ho sempre considerato diversi i rapporti maschio femmina e quelli maschio maschio, insomma, è normale, almeno per me, preferire le donne. “Senti Barachiel, si può sapere cosa cerchi precisamente?” Gli chiesi una volta, lui non si girò nemmeno a guardarmi ed io odio che mi parlino senza guardarmi. “Qualcosa che non posso avere qui. Ehi, ti va di fare un giro a Mosca?” “Ora?” “Sì.” No, nessuno mi ha mai visto girare con Barachiel e il perché è semplice. Quella è stata la prima ed unica volta che siamo andati in giro insieme senza una scusa e secondo, lui non si è fatto vedere di fianco a me quando per caso abbiamo visto Sealtiel che stava palesemente andando a troie. Sì dai cazzo, stava andando a troie, non era certo a Mosca per ammirare il paesaggio! Un momento prima c’era Sealtiel che mi ha guardato cercando di sembrare assolutamente naturale e non mi ha risposto alla domanda: “Ehi, che ci fai qui?” e un momento dopo mi sono girato trovandomi da solo per Mosca. Dopo averlo cercato invano per un’ora in quella cazzo di zona, me lo sono trovato in camera. “Mi chiedi di andare in giro, e tu sai quanto io odi girare, e poi sparisci perché c’è Sealtiel? Seriamente? Hai un aspetto talmente virile che prima che possano sospettare che tu sia gay solo vedendoti con me ce ne vuole di tempo!” “Possiamo semplicemente fare sesso?” “…Certo non dico mai di no al sesso, ma questo non cambia la questione!” Invece a quanto pare la cambiò perché Barachiel non si è più fatto avvicinare facilmente. Mentre dormivo è sparito lasciandomi una rosa. Una rosa di cui non capisco il significato tutt'ora ma…Non si buttano le rose di Barachiel. Non so che speranza abbia visto in me, non ne ho la minima idea ma…Beh, non si buttano le rose di Barachiel, danno anche un certo profumo alla stanza. Per rispondere alla domanda iniziale, no, non mi sono mai innamorato seriamente e no, non ritengo che Barachiel fosse una storia importante. Lo cerco solo per capire che cosa diavolo avesse in testa!
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