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Il compleanno - Parte 3

  • Immagine del redattore: Irene Morselli
    Irene Morselli
  • 22 ott 2018
  • Tempo di lettura: 7 min

Finalmente tocca a me parlare. Premettendo che era davvero un buon ristorante, ottima scelta Mammon, sono sincero a questo giro, avevo due obbiettivi: far sverginare Belfagor, oh dai, aveva 88 anni e non era mai stato con nessuna! Lui che ha lo stile del motociclista e l’animo di un peluche! Secondo, far confessare Barachiel la sua vera identità di fronte agli idioti piumati. Ho fallito su entrambi i lati. - Ma perché, Barachiel è gay? – - Deve essere lui a dirlo, non io, Swamy. – - Quello lì non è gay, cioè che spreco sarebbe? – - Parla per te. – Comunque dicevo stavamo già mangiando, Belfagor sembrava più interessato a prendere molto più di ciò che poteva di fatto mangiare per metterlo da parte per i bimbi, piuttosto che guardarsi attorno. “Ok Belfagor, capisco tutto. Capisco che qui si assomigliano tutte, capisco che sembrano tutte ragazzine, capisco che non hanno un po’ di seno nemmeno a pagarlo…Ma hanno bisogno di un uomo perché sono incredibilmente insoddisfatte da quelli della loro stessa nazione!” Mammon mi guardò sconvolto, ma meno dello stesso Belfagor. “Ma di che parli, Dispater?” “Questo ristorante è pieno di ragazze in gruppo! Vai dai! Su! Sei un bell'occidentale rosso, quando mai vedono un tizio rosso naturale qui??” “Ma…Ma…Perché cavolo parli ad alta voce??” “Le ragazze giapponesi non sono disperate, Dispater!” “Sicuro? Scommetti che me ne porto una in bagno entro mezz'ora?” “Vai nel terzo bagno, è il più confortevole!” “Perché vuoi che incontri la tua animella in pena?! Mi scopo pure lei, Mammon!” Mi porse la mano sogghignando. “Bene! Scommessa accettata!” Ecco io lo volevo prendere in giro sulla questione della sua animella, ma ormai mi ero messo in gioco e Dispater conquista anche le anime! “Allora vai!” “Prima trovo la donna giusta e sarà difficile perché sono tutti uguali!” Mi iniziai a guardare attorno continuando a mangiare, mantengo sempre le mie promesse sessuali. Barachiel era seduto dalla parte opposta alla mia nel tavolo e stava parlando con Jeujeu ed il puttaniere, scusate, Sealtiel. - Sealtiel può avere tutte le donne che gli pare, perché dovrebbe andare a puttane? – - Perché lo fa, Swamy sei davvero irritante oggi! – - Ripetilo se hai il coraggio! – - Irritantemente adorabile, ok?? – “Quello che non capisco mai del sushi è se devo morderlo o metterlo in bocca intero, cioè perché lo fanno così grosso?” Dai ragazzi, a chiunque l’avrebbe servita su un piatto d’argento! “Si deve prendere tutto in bocca.” Barachiel sputò anche l’anima tossendo tutto rosso in volto e facendo ridere l’intero tavolo, troppo buoni so di essere fottutamente divertente. “Ma che fai, Barachiel, si ingoia, non si sputa! Non è forse meglio??” A mia sorpresa vidi Michael annuire. Cioè, non so se stava pensando ai cazzi suoi in quel momento, ma sembrava fatto apposta. “Visto?? Michael la sa più lunga di quanto ci vuol far credere!” Arrossì completamente anche lui guardando gli altri che ridevano come se non avesse capito cosa stesse succedendo. “Tranquillo, Mike, la Contessa ingoia.” Pensavo fosse stata la peggiore mossa della mia vita, ma si rivelò la migliore. Sì, mi arrivò il barattolo di salsa di soia in piena testa, ma accorse anche la cameriera. - Bene, da qui riprendo io! – - Ma Mammon, stavo parlando io! – - Lo sappiamo che ti sei portato in bagno sia la cameriera che Hanako san e come hai fatto lo sai solo tu! – - Lo spiegherei se mi lasciassi parlare! – - No! – Benissimo, potete capire che bel compleanno tra Dispater che stuzzicava o scopava chiunque passasse, la contessa che aveva occhi solo per Michael, Asmodeus che diceva ogni cosa per far sì che il flirt di Swamy avesse successo. “Fatto.” “Cosa…Davvero?!” “Chiedi se non mi credi!” “Dispater ma siamo al ristorante!” “Ogni posto è buono per venire.” “Sei disgustoso!” Esclamò all’improvviso Barachiel, Dispater appoggiò il mento alle mani sorridendo. “È per questo che tutti mi amano.” “Io preferisco il letto, il divano, la macchina…Più pulito…E più...Confortevole.” Esclamò Swamy giocherellando con la cravatta di Michael. “Oh Michael preferisce l’acqua.” Disse Asmodeus bevendo dal bicchiere, sogghignando. Swamy tirò Michael per la cravatta ammiccando. “Ho una grande vasca da bagno.” Ovviamente a quel punto Michael si è alzato da tavola completamente rosso in volto mettendo i soldi della sua parte. “Scusatemi, mi sono ricordato che devo svegliarmi prestissimo domani!” “Cos…” “Mickey! Ma dai!” Rise Asmodeus divertito. Barachiel si prese la bottiglia di sakè dal tavolo. “Questa la pago io, grazie per la serata, ma anche io devo alzarmi presto domani!” Si attaccò alla bottiglia come se stesse bevendo acqua naturale. Beh, in verità non mi sorprese più di tanto, Barachiel è russo, quelli fanno colazione con la vodka. - No, non è vero, prima delle 11.00 di mattina non si è mai messo a bere alcolici. – - Ma tu come diavolo fai a saperlo? – - Io so tutto di tutti. – - Da qui riprendo io di nuovo, scusa Mammon ma devo far capire a tutti che Mike non è gay e soprattutto non voleva scappare da me! – - E va bene, basta, me ne vado! Fai quel che ti pare, Swamy, vuoi raccontare? Racconta! – Uh, quanto è permaloso. Per fortuna decidemmo di andare via tutti, non volevo certo sembrare una stalker ed inseguire Michael. Mollai i soldi ed uscii per prima dal ristorante comunque. Solo ora ho scoperto che Mammon se ne andò da sua figlia subito dopo aver pagato perché si era stancato di noi. Jeudiel decise di andare in discoteca riuscendo a convincere, a nostra sorpresa, Asmodeus, Belial ed i gemelli ad andare con lui. Belfagor se ne andò subito ed io rimasi lì con Dispater, povera me, Michael e Barachiel che ancora erano fuori dal locale perché lui voleva finirsi la bottiglia prima e…Ehi, dove erano finiti Gabriele, Sealtiel ed Uriel? - Penso fossero già andati via come Belfagor. – - E tu perché non sei andato in discoteca come gli altri? – - Volevo vedere se riuscivi a portarti a letto Michael. – “Ragazzi ho la macchina qui dietro, ho affittato un appartamento per stanotte perché pensavo avremmo fatto tardi! Se volete siete miei ospiti!” “Oh grande, io ci sto!” Mi rispose subito Dispater. Michael e Barachiel mi guardarono come se gli avessi aperto la porta dell’inferno su fiamme roventi e torture promesse per l’eternità. Devo dire che la mia femminilità ne risentì molto quella sera, vedendomi così rifiutata. “Oh, dai! Beviamo qualcosa, facciamo gli adolescenti, dormiamo e domani tutti a casa!” “Cosa fanno gli adolescenti?” “Giochi strani tipo quello della bottiglia o obbligo o verità, dai io non ci ho mai giocato deve essere divertente!” “Fico, io da adolescente giocavo a poker!” “No, io da giovane andavo a cavallo.” Io e Michael lo dicemmo insieme, insieme! Ditemi se non è destino questo! Siamo entrambi inglesi, anche se io sono nata a Calcutta e lui è del tempo dei celti, io amo mettere i tacchi alti e lui è alto di natura, così non sarò mai più alta di lui, abbiamo un sacco di hobby in comune! Siamo fatti l’uno per l’altra. “E tu Barachiel? Come ammazzavi il tempo nella madre Russia?” “Io mi facevo i cicchetti con mio padre controllando le mie sorelline.” “Hai delle sorelle e non me lo hai mai detto? Oh, buon Dio, sono russe, devono essere tipo la gnoccaggine fatta persona!” Dispater ha da sempre solo una cosa in testa. “Allora, venite??” “No io…Non mi piacciono questi giochi, mi spiace.” “Io devo andare subito a casa.” “Va beh, a sto punto raggiungo gli altri in discoteca, mi dai un passaggio Swamy?” “Sì…Michael senti, ok, forse sono sembrata leggermente aggressiva stasera, ma un appuntamento, solo uno, che ti costa??” “Ehm…Ok…” “Davvero?? Ah! Mi faccio viva io! Andiamo Dispater!” Entrai in macchina e chiaramente per via dell’emozione non vidi un muretto sul quale salì con la ruota davanti dando una leggera ripassata alla carrozzeria sotto l’auto. Che figura di merda. Ricordo che guardai sconvolta davanti a me, Michael e Barachiel che da fuori mi guardavano sorpresi e Dispater che rideva come il disgraziato che è. Lui uscì subito dalla macchina facendo il giro e guardando la ruota mentre rideva. “Ma chi ti ha dato la patente? Sei tutta sul muretto! In centro al muretto, lo hai preso in pieno!” Rideva ancora il maledetto! “Te l’ha data la regina Vittoria? Hahahahaha” Diede un colpo a Barachiel che si era avvicinato con Michael. “L’hai capita? È perché è donna anche la regina Vittoria, quindi non sa sicuramente guidare!” “Continua a ridere e giuro che ti faccio talmente male che ti usciranno le palle dalla bocca! È grave??” “No, la ruota sembra apposto, basta che vai tutto indietro…Insomma si grattugerà un po’ la macchina, ma niente di grave.” “Grazie Michael…” “Vuoi che lo faccia io?” Scesi dalla macchina dando uno schiaffo a Dispater che ancora se la rideva mentre Michael saliva e salvava la mia bella macchinina. “Ecco! Te la senti di guidare?” “Beh sono un po’ sconvolta, sai, un muretto non si trova tutti i giorni…Mi accompagni??” Fu costretto a dire di sì perché Michael è l’uomo più gentile che si possa conoscere. - E ti sei dimenticata di me. – - Volevi fare il terzo incomodo? – - Ma quale incomodo che hai parlato da sola tutto il tempo e lo hai salutato dicendo che ti saresti fatta viva tu per l’appuntamento! – - Saresti stato di troppo comunque! A proposito, tu che hai fatto? – - Me ne sono tornato all’inferno, che avevo da fare? – - Da solo? – - Io non sono mai solo in camera. Ehi, quindi il prossimo compleanno è quello dei gemelli? – - Non vedo l’ora! – - Di chi è che era questo compleanno? – - Ma sai che…Oddio. –


Fine


 
 
 

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Ciao, mi presento!

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Ed eccomi qui, pronta ad annoiarvi con una lunga e soporifera biografia. 

Nacqui nel lontano 1994 lo giorno 26 del mese di aprile. 

No, sto scherzando! A parte sul giorno di nascita, quello dovete ricordarlo perché ci tengo al mio compleanno! 

Semplicemente sono entusiasta di aver finalmente concretizzato questo progetto su cui lavoro, di fatto, da anni, anche se ho iniziato a scrivere il mio libro da molto meno tempo.

Su di me non vi dirò molto proprio perché sono certa che avremo modo di conoscerci un po' sia su facebook che su instagram, insomma, le pagine che servono a questo, e perché no, anche tramite la mia scrittura! 

Voglio però parlarvi del mio progetto, che è la cosa che conta di più, ma il progetto per me. Adhara è un sogno che finalmente sta prendendo vita, grazie anche al grande aiuto di persone che come me ci credono davvero! 

L'unica cosa che sento di aggiungere a questa falsa descrizione dell'autrice è che la cosa più importante quando avrete a che fare sia con il libro in sé che con le storie è che vi divertiate come mi sono divertita io nello scriverle. 

A questo punto, via, che ci fate ancora qui?

Andate a leggere! 

© 2018 Irene Morselli

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