Il compleanno - Parte 2
- Irene Morselli
- 17 ott 2018
- Tempo di lettura: 6 min

Avevo scelto un bel locale nella zona centrale di Tokyo, abbastanza vicino a casa di mia figlia, dato che per tutto il pomeriggio sono stato con lei. Mi ero reso conto di non aver dato un orario a nessuno per la cena, ma li trovai comunque tutti davanti al locale per le 20.00. Meglio così. “Hai prenotato?” “Beh siamo in quindici, quindi sì.” “Avete roba strana in Giappone, prima ci è saltata addosso una tipa tagliata a metà!” Esclamò Barachiel mentre Sealtiel annuiva al suo fianco. “Era una roba splatterissima!” Aggiunse Jeudiel! “Strano che siate vivi! Mica l’avrete fatta sparire eh, povera Teke Teke!” Dissi io. “Macchè, li ha risparmiati perché ha capito che non c’era trippa per gatti!” Io non ho ancora capito la battuta di Dispater ma doveva avere un qualche doppio senso perché Barachiel arrossì di brutto. Va beh, entrammo nel locale sedendoci al nostro tavolo. Era davvero insolito per me avere così tanta gente al compleanno, soprattutto gli arcangeli. “Come funziona? Si ordina da mangiare, si deve cuocere da soli, ce lo tagliano qui davanti?” Chiese Gabriele cercando qualcosa, forse il menù. “Ora ci portano il menù e noi ordiniamo quel che ci pare. Volevo andare in quello con il cuoco, ma sono certo che qualcuno lo avrebbe insultato.” Dispater capì subito che mi stavo riferendo a lui. “Scherzi? Io so cucinare il giapponese ed apprezzo la cucina, perché mai avrei dovuto insultare il cuoco?” “Perché ti credi il migliore in assoluto e pensi di saper fare il sushi meglio di un giapponese?” Gli rispose Belial per primo. “Ah già, giusto. Comunque, è normale che io sia il migliore.” “No, ma fatemi capire un’altra cosa. Se io ordino il sashimi, che dall’immagine sembra essere salmone, mi danno il pesce crudo? No perché non vedo né limone né sale in tavola.” Disse Gabriele fissando ancora il menù. “C’è la salsa di soia qui come condimento.” “C’è qualcosa di cotto?” “Dai Gabri, quanto sei rompente però!” Gli disse Michael. “Va beh Mike, però io non volevo venire, ora che ho fatto lo sforzo mi sembra giusto mangiare qualcosa di cotto.” Per fortuna riuscimmo ad ordinare invece di perdere solo tempo a discutere. Swamy si alzò prima che arrivasse da mangiare, afferrò Asmodeus per il colletto buttandolo giù dalla sedia di fianco a Michael e ci si sedette lei accavallando le gambe e sorridendogli. “Ciao.” “Ehm…Ciao Swamy.” “Quindi mangi vegetariano.” “Eh già…” “Anche io mangio le verdure.” Avevo capito perché Swamy aveva insistito perché ci fossero gli arcangeli. Ehi, non spingere, è la mia storia! - Aria cocco, tocca a me parlare ora. – - Non solo mi avete rovinato il compleanno, adesso volete anche togliermi la storia? – - Sì, perché incattivito com’eri hai ricordi sbagliati! – Allora, voi tutti dovete capire quanto sia dannatamente bello Michael. È l’uomo perfetto e tutti sembrano ignorarlo! Allora, permettetemi un piccolo elenco delle sue qualità: - È alto, molto alto, cosa sarà, circa 1.82, magnifico. - È biondo, ma non quel biondo chiaro che non sa di niente, cioè, quel bel biondo dorato che fa già capire quanto possa essere prezioso. - È riccio, l’uomo riccio, non aggiungo altro. - Ha gli occhi azzurri, così grandi e dolci che ti ci puoi specchiare e vedere la tua anima. - Ha le spalle larghe il che indica che non solo è una roccia su cui ci si può sostenere, ma è anche forte. - È buono, davvero tanto buono, ma sa quando essere deciso ed autoritario. - È gentile, quando ci siamo conosciuti mi ha offerto una coca cola ed io vado pazza per la coca cola! (e non me lo ha mai rinfacciato!) - Sa guidare! Sììì chi vorrebbe un uomo che non sa guidare? Ha solo due difetti: è vegetariano, ed io mangerei costolette e grigliata ogni giorno della mia vita, ed il suo voto di castità che ancora non ho capito. Ma su queste due cose ci si può lavorare. Nessuno può davvero resistere tanti secoli davanti ad un bel pezzo di salsiccia fumante. Soprattutto se lo mangio di fronte a lui sensualmente. Io sono circondata da stronzi e maiali tipo ogni giorno, perfino le anime del mio girone sono così, è naturale che sia stata presa subito da Michael ed è naturale che lo farò mio per l’eternità! “Swamy potevi anche chiedermi di spostarmi!” “Era scontato che io e Michael volessimo sederci vicini! Vero Mike?” “Ehm…Sì?” “Quanto puoi essere dolce??” Lo adoro quando arrossisce, gli farò sparire la timidezza, ve lo assicuro. Ci hanno messo poco tempo a servirci le prime cose che avevamo ordinato, ne sono felice perché in altri posti ci mettono davvero tantissimo. Ho dovuto prendere un sacco di robaccia vegetariana solo per poterla far assaggiare a Michael, cioè, il sushi con alga, mango ed avocado, quanto fa ribrezzo solo a pensarci?? “Vuoi assaggiare? Ho visto che non lo hai ordinato.” “Oh sì volentieri.” Gli porsi il sushi con le bacchette, voi forse non lo sapete, ma nel, diciamo -bon ton- giapponese, se offri qualcosa a qualcuno glielo devi porgere con le tue bacchette. E se non è così non me ne fotte niente, ok?! Michael arrossì completamente mentre gli porgevo il pezzo di sushi, ma lo prese, anche se esitante. Ve l’ho detto che basta che mi affidiate Mike per qualche giorno e la timidezza sparisce! “Ne vuoi ancora?” “No io…Devo andare in bagno!” “Ma dai, che bisogno c’è? Io sono qui! E dopo possiamo essere nel mio palazzo!” Michael si alzò di scatto andando verso il bagno veloce. Non faccio miracoli, non mi basta un giorno. “Oh ma dai, mi hai imbarazzato Mickey.” “Deus, chiamalo Mike, Mickey che razza di nome è?” “Lo chiamo come mi pare. Comunque…Brava, continua così hai tutto il mio sostegno!” Comunque, sapete chi altro è un angelo fantastico? Gabriele! Dice sempre quel che pensa! Mentre Belzebù, Lucio, chiamatelo come vi pare, e Mefistofele cercavano qualcosa che gli piacesse davvero nel menù, Gabriele vomitava astio per la cucina giapponese. Io personalmente la adoro, ma quei commenti mi fecero davvero divertire! - Ma sì, ma aveva anche ragione. – - Vuoi raccontare tu, Lucio? – - Perché no, dai. – Gabriele aveva preso del sashimi, perché gli sembrava la cosa più commestibile, del ramen e dei ravioli. Ecco, sui ravioli non disse niente, in effetti i gyosa non sono male. Mi dispiace che sul resto possa sembrare il tipico italiano medio ma…Ok aveva ragione. “Attento con il ramen, è piccante.” Si era già tipo bevuto mezza ciotola, guardò Mammon davvero allibito. “Piccante? Non hai mai provato le penne all’arrabbiata di mia madre allora. O i peperoncini di mia nonna. Te li ricordi, Lucio??” “Mi brucia perfino l’anima a ripensarci, da quanto erano piccanti.” “Questo non è piccante, è solletico per la lingua. Di chi è il prossimo compleanno?” “Il mio!” Risposi subito. “E beh, il mio e di Mefis.” “Carbonara??” “Carbonara!!!” “Ti faremo vedere noi come si cuoce il maiale!” “E l’uovo, Mammon. Lo so che è il tuo compleanno, ma lasciatelo dire, il sushi è proprio immangiabile.” “Sì, insomma, una bella pizza? Quella piace a tutti! O una grigliata!” “Oh cazzo, ora sì che ne ho voglia!” “Come ai nostri tempi, Lucio!” “Dispater, al mio compleanno carbonara, grigliata, torta, tutto, ok?” “Perché lo dici a me? Devo cucinare?” “Ovviamente. Voglio anche la pizza. Tu Mefis cosa vuoi?” “A me piace la pasta allo scoglio ma siamo nati a novembre. Quindi propongo dei maritozzi come dolce e siamo apposto.” “Ok, ok, mi terrò libero il 18 novembre.” Lo guardammo entrambi stupiti. “Ti ricordi la data del nostro compleanno?” “Io so quando fate gli anni tutti, stronzi, non come voi che vi siete scordati il mio di compleanno!” Michael tornò dal bagno sospirando mentre si sedeva di nuovo vicino alla Contessa, lasciatelo dire, Swamy, non gli piaci! Non ci starà mai con te! - Fottiti stronzo, la vedremo! – “Ragazzi, ma quanti mostri ci sono in Giappone? Scusami Mammon, ma in bagno c’era una studentessa strana che mi ha minacciato di morte!” “Ah, ma Hanako san non ha pace, non sa mai dove mettersi!” “Cioè quella cosa ha pure un nome?” “Ha minacciato di ucciderti?!” “Sì, ma poi le ho detto che ero con Mammon e…Dove vai? Swamy??” Mammon si alzò di scatto inseguendola. “Aspetta Swamy, non farle del male, ti chiedo io scusa, ci penso io!!” - Tra l’altro non capisco perché tu ci tenga così tanto a quelle cose! – - Swamy, fanno parte del Giappone, hanno delle cose di cui vendicarsi, meritano tempo! – - Ma vaffanculo, se ci entrasse un bambino in quel bagno?? O guardasse un palazzo?? O si perdesse nel bosco?? – - Ah no, ho un contratto che assicura i bambini. – - Ragazzi, la fine di quella serata la devo raccontare io. – - Ok Dispater, fai quel che ti pare, tanto qui mi hanno tolto tutti la parola. –
Fine seconda parte
Comentarios