Amore per la Morte
- Irene Morselli
- 3 nov 2018
- Tempo di lettura: 7 min
Io penso di avervi già parlato delle diverse tipologie di anime con cui ho a che fare ogni giorno, ed ormai ne sono avvezzo anche io. Io non ho paura dei morti, ma dei vivi. Possono fare cose orribili e pericolosissime, mettono a repentaglio la loro stessa vita con motivazioni stupide e purtroppo anche in caso di premorte io devo assistere. Non si sa mai, sapete, che il destino di una persona sia segnato da una morte violenta. Bene, voglio raccontare questo fatto proprio nella speranza che nessuno ne prenda esempio.
La ragazza innamorata dell’angelo della morte
Stavo facendo il mio solito giro di routine per il mondo, avevo con me il tablet con i nomi delle anime da recuperare, quelle da prendere ed anche qualche nome di esperienze premorte. Una di queste era una donna di trentacinque anni che sarebbe stata investita andando a lavorare. Sarebbe andata in ospedale dove sarebbe stata rianimata, a quel punto io avrei ripreso il mio giro. Trovai Elena proprio nella zona segnalata dai miei impegni, vidi l’incidente, vidi l’automobilista fermarsi disperato chiamare l’ambulanza e fare un accettabilissimo primo soccorso, ho visto di peggio, devo dirlo. L’ambulanza arrivò celermente, i medici furono efficaci, la dea bendata aveva proprio baciato quella donna per il suo bene. Il fatto è che lei si svegliò poco prima del previsto e mi vide. Questo può succedere, ma molti pensano che si tratti di un parente o di un angelo custode, o di una mera allucinazione post morfina. Invece sono sempre e solo io, nel caso di premorte, i vostri parenti, se vengono a prendervi, lo fanno solo quando sono certi della vostra morte, perché io non sopporto portarmi anime dietro. Quindi sì, se avete esperienze simili e vedete un angelo, sono sempre io, Azrael, angelo della morte. Lei mi guardò stupita, con una espressione strana, forse era riconoscenza, anche se non so per cosa. Disse qualcosa, ed io comprendo anche le parole che per voi comuni mortali sono confuse e balbettanti, poiché quella è la lingua della morte. Mi chiese banalmente chi fossi ed io le risposi che ci saremmo rivisti in futuro. Non so in quale dannatissimo modo unì le mie parole con la morte perché quella donna si convinse che io fossi il cupo mietitore (Zia Morte, in poche parole), e per questo motivo ci saremmo rivisti in futuro. Ma questo non sarebbe stato niente se non fosse che da lì iniziò il mio tormento. Elena si convinse di amarmi e passò un sacco di tempo in giro per i cimiteri, poi iniziò ad andare ai funerali, realizzando che con uno già sepolto non perdessi affatto il mio tempo. Quando realizzò che non perdevo il mio tempo nemmeno con quelli già deceduti, iniziò ad andare nei reparti più critici dell’ospedale. Quando passavo di lì, ovviamente invisibile perché come ogni essere superiore ne ho la possibilità, e la necessità, pensavo, vedendola, ingenuamente, che dopo la sua brutta esperienza le fosse nato il desiderio di aiutare gli altri, mai avrei sospettato che stesse cercando me. Riflettete, come si può raggiungere l’angelo della morte? Prendetevi dieci minuti di tempo mentre io bevo un caffè perché sento una leggera stanchezza. Ok, ci siete? Esatto, morendo. Zia Morte mi fermò durante uno dei miei soliti giri per darmi le nuove anime da andare a raccogliere, ed oltre a quelle mi disse anche di andare nell’appartamento di Elena ad impedirne la morte perché non era la sua ora. Quando arrivai, la donna era nella vasca e teneva in mano un arricciacapelli, si chiamano così, vero? Che stava per gettare nell’acqua. Era una situazione comune, usuale, estremamente facile da eseguire, ed anche da impedire. E sarei stato pronto a farlo, senza farmi vedere, come sempre, se non fosse stato per quello che esclamò: “Azrael, arrivo!” “Come scusa?” Mi venne spontaneo, ed ero anche sorpreso che sapesse il mio nome. Lei lanciò quell’arnese elettrico sul pavimento, sussultando ed uscendo dalla vasca. “Azrael, dove sei??” Apparii di fronte a lei e…Le si illuminarono gli occhi, iniziò a saltellare in modo assurdo con le mani davanti al volto. “Sei proprio tu! Sei proprio tu!” “Sei impazzita? Che follia è questa?” “Io ti amo, Azrael! Sei bello, misterioso, possente!” “Io?” “Amami, ho tanto da offrire! Guarda, tutto questo sarà tuo!” Spalancò le braccia. Io sarò completamente onesto: ho visto tantissime persone nude, sapete quante volte capita, in media, che una persona muoia vestita? Beh, sarà abitudine, ma nessun corpo ha alcun effetto su di me da sempre. Sono involucri di carne inutili che ci accompagnano per un quarto dell’esistenza, non sono importanti perché davanti a me e alla Zia saranno solo pezzi freddi ed esangui di una vita già terminata. Quindi non so dirvi se Elena fosse bella o meno. Non me ne intendo. Non ricevendo risposta mi strinse all’improvviso, io allargai le braccia per evitare che si facesse male toccando la mia falce, e quella matta pensò bene di provare a baciarmi! Come ben sapete ho un programma molto fitto a cui tener dietro e quella era solo una perdita di tempo prezioso. Quindi le misi una mano sulla faccia cercando di spostarla da me. “Non ho tempo per certe cose!” “Sono certa che sarai perdonato! Voglio amarti, staremo benissimo insieme!” Decisi, pensando fosse saggio, di sparire e mollarla in quel bagno. Affari suoi se decideva di uccidersi, no? No. Affari miei! Ci provò di nuovo e di nuovo, ed ancora ed ancora, ed io non potevo lasciarla fare, perché ad una morte non stabilita deve corrispondere una nascita, ed è più difficile far nascere qualcuno piuttosto che farlo morire. Soprattutto, far nascere le persone non era una mia competenza. Ero…Distrutto. Depresso. Quella donna stava rovinando tutte le mie giornate con il suo assurdo amore! Poi non capivo perché mi amasse! Non aveva senso! Le fuggivo sempre! Ero arrivato al punto di non avere più voglia di lavorare, per la seconda volta nella mia esistenza! Ero sdraiato sul mio letto, nascosto dai miei adorati, numerosissimi, libri. Mi piace nascondermi tra le pile dei miei tomi antichi, sono un fortino sicuro. A Zia Morte non sfugge mai niente, infatti aveva capito benissimo che c’era qualcosa che non andava. Fece volare via entrambe le pile di libri che le impedivano di sedersi al mio fianco, ah sì, la Morte non può toccare molte cose quindi ha la facoltà di spostare tutto a distanza. “Azrael, quella donna ti dà il tormento?” “Sì…Se morire è quello che vuole, perché non glielo permettiamo?” “Lo sai benissimo perché.” “Sì ma…Ma…Uffa!” “Ti piace?” “No, è pazza! Non mi interessano le donne, gli uomini, gli esseri umani!” “Chiedi consiglio a Dispater, sento sempre che è bravo in queste cose.” “Zia, le cose in cui lui è bravo non consistono nel lasciar perdere le persone!” “Tu prova, che hai da perdere? Per ora mi occuperò io di tutto, prenditi il tuo tempo e liberati di Elena, se è questo che vuoi.” Aveva ragione, non potevo certo continuare a perdere i miei giorni dietro ad una dannata assatanata! Andai da Dispater. Lui corse da me visibilmente turbato dalla mia visita, ma a questo sono abituato. “Azrael, cosa ti porta nel mio girone? Ti è scappata qualche anima?” “Non perdo mai le anime.” “Via, stavo solo scherzando!” “Non ho capito.” “Non fa niente…Dimmi, come posso esserti utile?” “Ho un problema d’amore.” “Oddio Azrael, io non ti credevo gay, ma mi dispiace rifiutarti, davvero, ma non sei affatto il mio tipo d’uomo, sei sempre ghiacciato ed io il freddo non lo sopporto.” “Di cosa stai parlando? Io non faccio queste cose!” “Oh per fortuna, scusami, è un periodaccio, mi vogliono tutti portare a letto, ma d’amore non mi intendo.” “Questa donna dice di amarmi e prova ogni giorno a suicidarsi. Non posso permettere che succeda, ma non posso nemmeno continuare a farmi rovinare le giornate!” “Ok, che tipo è?” “Single, 35 anni, stesso lavoro da anni.” “Vuole scopare! Daglielo, no?” “No! Non faccio di queste cose!” “Vuoi che assuma il tuo aspetto e me la scopi io?” “E se poi gli piaci così tanto da continuare a volerti?” “Sei più sveglio di quanto pensassi.” Iniziò a camminare avanti ed indietro accarezzandosi il mento. “Ho capito, deve essere una di quelle mangiatrici di harmony e papponi sentimentali che vuole una svolta nella sua vita. Quella appena ti ha visto, è impazzita per la tua freddezza, le tue fughe, la serietà! Questo piace alle donne, Azrael, vogliono lo stronzo che le ami, che vuoi farci?” “Quindi non me ne libererò mai?” “Sii Belfagor e forse ci riuscirai. 90% di efficacia.” Capii che intendeva che avrei dovuto essere un batuffoloso gattino. Non sono un bravo attore, ma mi sforzai. Elena provò a suicidarsi lanciandosi dal terrazzo di casa, e forse il mio modo di salvarla non mi fece sembrare carino, solo più potente. Lei mi strinse al collo esultando felice. “E va bene, Elena.” “Mi ami??” “Sì, la mia esistenza sarà meno solitaria!” “Ooh” Strinse le mani al volto sospirando emozionata. “Finalmente…” Dovevo farcela, le presi le mani tirando un sorriso che sembrasse il più vivace possibile. “Staremo sempre insieme, verrai con me a prendere i cadaveri, conteremo le anime per tutta la notte, ti piacerà la vita della morte, è così entusiasmante! Leggeremo tutti i testi più antichi, quelle rare volte che avremo tempo, tra due o tre secoli, ma non preoccuparti, quando sarai incinta, tutte le dieci volte, almeno, ti lascerò a casa a pulire le mie librerie e i miei mantelli! Ti piacerà un sacchissimo, sììì!” “C-cosa?” “Ah giusto, io non ho tempo di fare sesso, ma ho degli amici che saranno lieti di ingravidarti!” “Per carità di Dio, lasciami subito!” “No, ma perché? Non vuoi vivere con me per l’eternità?” Cacciò un urlo scappando via sul tetto, sospirai massaggiandomi le guance, non ero abituato a sorridere così a lungo, e mi trovai Dispater dietro. “Wow, questo non era carino e dolce. Ma direi che è stato più che efficace! Per festeggiare, dato che hai il resto del pomeriggio libero, ti concedo una delle più brave diavolette dei lussuriosi! O tutte!” “No Dispater, ho qualcosa di meglio che mi aspetta in queste ore di riposo.” “Oh beh, come vuoi tu.” Avevo davvero qualcosa di meglio, libri, tanti, tanti libri che attendevano che li leggessi. Elena non ha mai più provato a suicidarsi e pare che abbia trovato un francese con cui ha passato qualche nottata di passione. Oh no, non so se è Dispater… Dite che era lui? Non rinuncia proprio mai ad un minimo di sesso, giusto?

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